APPROCCIO LOCALE E APPROCCIO GLOBALEL’azione dell’Ente locale non può prescindere dall’applicazione degli indirizzi e delle opportunità derivanti dalla partecipazione al Trattato dell’Unione Europea. Il Trattato di Lisbona rivolge un'attenzione particolare è rivolta alle zone rurali, alle zone interessate da transizione industriale e alle regioni che presentano gravi e permanenti svantaggi naturali o demografici, quali le regioni più settentrionali con bassissima densità demografica e le regioni insulari, transfrontaliere e di montagna. http://europa.eu/lisbon_treaty/full_text/index_it.htm Europa 2020 è la strategia decennale per la crescita sviluppata dall'Unione europea. Essa non mira soltanto a uscire dalla crisi che continua ad affliggere l'economia di molti paesi, ma vuole anche colmare le lacune del nostro modello di crescita e creare le condizioni per un diverso tipo di sviluppo economico, più intelligente, sostenibile e solidale. Per dare maggiore concretezza a questo discorso, l'UE si è data cinque obiettivi da realizzare entro la fine del decennio. Riguardano l'occupazione, l'istruzione, la ricerca e l'innovazione, l'integrazione sociale e la riduzione della povertà, il clima e l'energia. http://ec.europa.eu/europe2020/documents/related-document-type/index_it.htm L’agenda digitale presentata dalla Commissione europea è una delle sette iniziative faro della strategia Europa 2020, che fissa obiettivi per la crescita nell’Unione europea (UE) da raggiungere entro il 2020. Questa agenda digitale propone di sfruttare al meglio il potenziale delle tecnologie dell’informazione e della comunicazione (TIC) per favorire l’innovazione, la crescita economica e il progresso Il Settimo Programma d´azione per l´ambiente è un'altra iniziativa faro della strategia Europa 2020 Si fonda sul concetto di green economy e riconosce che gli ecosistemi, l’economia e il benessere umano ( e i rispettivi tipi di capitale naturale, prodotto, sociale e umano) sono intrinsecamente connessi Propone i seguenti obiettivi:
Visione dell’UE per il 2050 Entro il 2050 la biodiversità dell’Unione europea e i servizi ecosistemici da essa offerti — il capitale naturale dell’UE — saranno protetti, valutati e debitamente ripristinati per il loro valore intrinseco e per il loro fondamentale contributo al benessere umano e alla prosperità economica, onde evitare mutamenti catastrofici legati alla perdita di biodiversità. Obiettivo principale dell’UE per il 2020 Porre fine alla perdita di biodiversità e al degrado dei servizi ecosistemici nell’UE entro il 2020 e ripristinarli nei limiti del possibile, intensificando al tempo stesso il contributo dell’UE per scongiurare la perdita di biodiversità a livello mondiale. I fondi strutturali europei per il periodo 2014-2020 sono gli strumenti per il conseguimento dei seguenti Obiettivi tematici: 1. Rafforzare la ricerca, lo sviluppo tecnologico e l'innovazione 2. Migliorare l'accesso alle tecnologie dell'informazione e della comunicazione, nonché l'impiego e la qualità delle medesime 3. Promuovere la competitività delle piccole e medie imprese, il settore agricolo e il settore della pesca e dell’acquacoltura 4. Sostenere la transizione verso un’economia a basse emissioni di carbonio in tutti i settori 5. Promuovere l’adattamento al cambiamento climatico, la prevenzione e la gestione dei rischi 6. Tutelare l'ambiente e promuovere l'uso efficiente delle risorse 7. Promuovere sistemi di trasporto sostenibili ed eliminare le strozzature nelle principali infrastrutture di rete 8. Promuovere l’occupazione sostenibile e di qualità e sostenere la mobilità dei lavoratori 9. Promuovere l’inclusione sociale, combattere la povertà e ogni forma di discriminazione 10. Investire nell’istruzione, formazione e formazione professionale, per le competenze e l’apprendimento permanente 11. Rafforzare la capacità delle amministrazioni pubbliche e degli stakeholders e promuovere un’amministrazione pubblica efficiente Assistenza tecnica http://www.coesioneterritoriale.gov.it/accordo-partenariato-14-20/ Altre opportunità derivano da altri accordi internazionali di indirizzo dell’azione nazionale e locale del CONSIGLIO D’EUROPA http://it.wikipedia.org/wiki/Consiglio_d'Europa:
e dell’UNESCO:
NORME DI RIFERIMENTO Il quadro di riferimento dell'azione amministrativa sibasa sulle seguenti fonti normative: DECRETO LEGISLATIVO 18 agosto 2000, n. 267, Testo unico delle leggi sull'ordinamento degli enti locali. www.normattiva.it/uri-res/N2Ls?urn:nir:stato:decreto.legislativo:2000-08-18;267!vig= LEGGE 7 agosto 1990, n. 241, Nuove norme in materia di procedimento amministrativo e di diritto di accesso ai documenti amministrativi. www.normattiva.it/uri-res/N2Ls?urn:nir:stato:legge:1990-08-07;241!vig= LEGGE 7 giugno 2000, n. 150, Disciplina delle attivita' di informazione e di comunicazione delle pubbliche amministrazioni. www.normattiva.it/uri-res/N2Ls?urn:nir:stato:legge:2000-06-07;150!vig= DECRETO LEGISLATIVO 30 giugno 2003, n. 196, Codice in materia di protezione dei dati personali. www.normattiva.it/uri-res/N2Ls?urn:nir:stato:decreto.legislativo:2003-06-30;196!vig= DECRETO LEGISLATIVO 12 aprile 2006, n. 163Codice dei contratti pubblici relativi a lavori, servizi e forniture in attuazione delle direttive 2004/17/CE e 2004/18/CE. www.normattiva.it/uri-res/N2Ls?urn:nir:stato:decreto.legislativo:2006-04-12;163!vig= DECRETO LEGISLATIVO 14 marzo 2013, n. 33Riordino della disciplina riguardante gli obblighi di pubblicita', trasparenza e diffusione di informazioni da parte delle pubbliche amministrazioni. www.normattiva.it/uri-res/N2Ls?urn:nir:stato:decreto.legislativo:2013-03-14;33!vig= DECRETO LEGISLATIVO 7 marzo 2005, n. 82Codice dell'amministrazione digitale. www.normattiva.it/uri-res/N2Ls?urn:nir:stato:decreto.legislativo:2005-03-07;82!vig= |
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